Vigilia e pranzi di Natale: la tradizione a tavola

  • 2 ore ago
  • 18Visualizzazioni
È il giorno degli ultimi preparativi per il cenone di questa sera e per il pranzi di domani. Sulle tavola tornano i menù della tradizione con il pesce protagonista della vigilia e i piatti tipici del Natale molisano. Si fa sul classico, quindi l'anguilla che è tradizione, poi un bello scoglio, qualcuno si diletta con qualche scampo, qualche bellasticino vivo, cozze, vongole, diciamo le cose classiche che si fanno la vigilia di Natale. qualcuno si fa qualche barchetta di crudo, però diciamo che la maggior parte rimangono diciamo standard, nel senso che si mangiano quello che si deve mangiare a Natale senza farci impazzire anche a noi, perché in questo periodo è molto difficile trovare tutta la qualità e portarla sulle tavola dei molisani. C'è qualcuno che sceglie anche il pesce il 25 a pranzi invece la casa? Sì, sì, sì, c'è c'è. E lo prendono o oggi o domani e lo possono mangiare anche il 25. Sono pochi, però ed è meglio anche così perché sennò anche a Natale è la fine, però sono soddisfazioni. Sì. Faccio un antipasto molto ricco, sempre quello all'italiano con tanti salumi, diciamo, formaggi vari, mozzarelline, olive e via dicendo. Poi come primo è sempre o di lasagna oppure eh diciamo le crepe, ripiene, queste cose qui. come secondo, diciamo, o un polpettone oppure, diciamo, eh agnello e con tanti contorni, tipo, diciamo, eh finocchi gratinati. Quindi si rispetta la tradizione che il 25 è carne, il 24 è speci. Questo è sicuro. Questo è sicuro, eh. e con tanti dolci pure tipici di qua. Eh, siccome mio marito è originario di Capracotta, preparo anche le ostie per come dolce i pepatelli e via dicendo. E questo è quanto. Tutto roba di pesce. Facciamo roba di Sì. Pesce, facciamo baccalar racanato. Baccalara canato è buonissimo, diciamo, proprio un piatto canonico. Canonico, diciamo. Le lasagne. Le lasagne, poi la zuppettina di pesce di polipi, il polipo in bianco, così con le patate.