Davanti alla cattedrale di Campobasso, gli automezzi e le attrezzature di soccorso in uso al comando di Campobasso. In chiesa la celebrazione della festività della patrona del corpo dei Vigili del Fuoco, Santa Barbara, protettrice di coloro che si trovano in pericolo di morte improvvisa. A celebrare l'arcivescovo di Campobasso Boiano, Biagio Colaianni, alla presenza delle autorità civili e militari rappresentanti dei vari comuni del territorio. Sono contenti che sempre abbiate l'attenzione a volervi affidare a Dio attraverso la Santa Protettrice, Santa Barbara, perché sia così sempre il senso che tutto il vostro impegno poggia sull'impegno che Dio assume nei vostri confronti nel proteggervi, nel sostenervi, nel confortarvi di fronte ad ogni difficoltà. Il lavoro al servizio degli altri, di chiunque si trovi in difficoltà, nelle piccole come nelle grandi emergenze quotidiane o nelle calamità grandi competenze umane professionali ideali, che ne fanno il corpo più amato dagli italiani. Le celebrazioni per la Santa Patrona sono anche un modo per ricordare ciò che contraddistingue i vincili del fuoco, ha ricordato il comandante provinciale di Campobasso Gianfranco Tripi. Colleghi, oggi non celebriamo soltanto, ma una promessa rinnovata. Continuare a servire con competenza, responsabilità e umanità, pronti a rispondere ogni volta con professionalità e spirito di squadra. Santa Barbara ci ricorda che essere legato al fuoco significa innanzitutto mettersi a servizio del maltrattato senza esitazione. Oggi, in questa cornice solenne, voglio innanzitutto ricordare i nostri colleghi che non sono più tra noi. Il loro sacrificio non sarà mai dimenticato e il loro esempio continuerà a ispirarci nella nostra missione quotidiana. La collaborazione fra istituzioni è la nostra forza, una forza che non si vede, ma che ogni giorno protegge vite, comunità e patrimonio.