Tubone, Governo stanzia i fondi: primi lavori per dragare il Lago del Liscione

  • 12 ore ago
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Dalla Puglia tutto appare già fatto, i soldi oltre 150 milioni ci sono e il
collegamento tra i due invasi artificiali, quello di Guardia Alfiera e
quello di Occhito, a sentire i politici e la stampa locali sarà realizzato.
Manca ancora il progetto, come ha sottolineato con una vena di ironia il
sottosegretario all'agricoltura La Pietra, arrivato a Foggia in piena
campagna elettorale per l'annuncio nella sede del consorzio di bonifica della
Capitanata. Ma dalle dichiarazioni del direttore del
consorzio Francesco Santoro e da quelle di Francesco Vincenzi, Presidente
Nazionale dei Consorsi di Gestione e Tutela delle Acque Irrigue, il tubone è
assolutamente necessario perché, dicono, senza acqua si riducono i redditi e si
creano gravi problemi sociali. Dal Molise, ora che il Governo ha fatto
capire che il progetto si è messo in moto, i commenti sono più prudenti e
vanno proprio in direzione di tutelare prima gli interessi locali e poi trovare
un accordo con la Capitanata. I lavori dovranno riguardare il collegamento
verso Finocchito, da Liscione verso Finocchito, interesseranno quindi i
territori del Molise, 4.500 ettari anche dei territori molisani che potranno
essere irrigati e che l'acqua in surplus, quindi resta questo punto, potrà
andare alla Puglia, quindi solo l'acqua in surplus, quella del cosiddetto
troppo pieno. Il primo lavoro invece sarà il dragaggio del Liscione, questo
che consentirà alla nostra diga di recuperare milioni di metri cubi d'acqua.
Dal foggiano arrivano comunque notizie di danni enormi prodotti dalla siccità.
Ad oggi il lago di Occhito ha una portata di 46 milioni di metri cubi d'acqua a 6
milioni dal cosiddetto punto morto ma molto al di sopra di quello che è stato
il livello del 2024. I dati forniti da Regione Puglia però
dicono che nel solo 2025 sono state abbandonate le colture di pomodori e
sono stati dimezzati i raccolti di ciliegie e carciofi e anche la
produzione del miele. Altri danni collaterali dovuti alla
carenza di pioggia sono stati la mancanza di foraggio per gli animali e
l'aumento dei costi per le irrigazioni. Dal lato molise si teme che in futuro il
lago di Guardialfiera possa essere svuotato per portare l'acqua in Puglia,
un timore al momento che la politica tiene a distanza.
Ripetiamo e confermiamo però anche un altro dato importante che le chiavi del
rubinetto resteranno a Molise Acque, resteranno alla regione Molise che potrà
quindi governare ovviamente questa situazione. Da questo punto di vista
quindi sono abbastanza tranquillo. Parole abbastanza rassicuranti anche se
per eliminare il campo da ogni dubbio occorre che Puglia e Molise si siedano
per stabilire le regole di gestione e che a regolare davvero il rubinetto come
accade per il lago di Occhito, per metà in territorio molisano, le paratie vengano
gestite nel territorio di competenza.