Tredicesima, Cgia di Mestre: Molise ultimo per beneficiari

  • 5 giorni ago
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Arrivano le festività natalizie e con loro la tanto sospirata tredicesima
mensilità, un sostegno economico che da decenni rappresenta una boccata d'ossigeno
per le famiglie italiane. Secondo l'ufficio studi dell'associazione
artigiani e piccole imprese di Mestre, a riceverla quest'anno saranno circa 36
milioni di italiani. Nel report della CGA di Mestre inoltre è stata pubblicata la
tabella dei percettori della tredicesima, divisi per città e per il Molise non ci
sono buone notizie. In fondo alla classifica infatti troviamo Isernia ai
17 posizioni più su a parecampobasso. Per quest'anno comunque ci sono delle
novità, è in arrivo infatti il bonus mamme che sarà erogato a dicembre alle
lavoratrici dipendenti autonome con due o più figli a carico e con un reddito
anno inferiore a 40 mila euro. L'importo corrisposto a una tantum è pari a 40
euro per ogni mese lavorato nel 2025 e non potrà superare i 480 euro.
Inoltre anche per l'anno in corso è confermata l'erogazione a dicembre di un
bonus di quasi 155 euro per i pensionati INPS che hanno più di 64 anni e un
reddito basso. Per beneficiare del contributo gli aventi diritto devono
percepire una pensione annua non superiore al trattamento minimo INPS che
ad oggi ammonta poco più di 7.800 euro. Il report si conclude con l'auspicio che
con le tredicesime i consumi delle famiglie tornino a crescere.
Questo aiuterebbe anche i bilanci di tante attività artigiane del piccolo
commercio che senza nuovi incassi rischiano di chiudere l'anno in perdita.
La progressiva scomparsa dei negozi di vicinato che negli ultimi anni è
interessato anche il Molise è purtroppo attribuibile anche al calo della spesa
delle famiglie ormai completamente assorbita dagli acquisti di alimenti
bollette mutui. A dicembre le buste paga e le pensioni saranno più pesanti
infatti stanno per arrivare le tredicesime. Ora con più soldi a
disposizione speriamo che almeno sotto le feste i consumi delle famiglie tornino
ad aumentare. Questo aiuterebbe anche i bilanci di
tante attività artigiane e del piccolo commercio che senza nuovi incassi
rischiano di chiudere l'anno in perdita. La desertificazione dei negozi di
vicinato che ha colpito molte città negli ultimi anni è purtroppo
riconducibile anche al crollo della spesa delle famiglie che è sempre più
concentrata per pagare cibo bollette e mutui.