Santa Croce, il paese s’incontra: bulli e violenti devono essere rieducati

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Da tempo le scorribande di quei bulletti avevano cominciato a dare nell'occhio. Varie episodi tutti segnalati all'autorità ha specificato il sindaco davanti a una platea, piuttosto nervosa. A Santa Croce di Magliano, dopo che anche i riflettori dei media nazionali hanno acceso le luci sul Paese, ora si discute e si cerca di capire come uscirne. Un incontro con i carabinieri per informare sulle modalità con cui malviventi truffano gli anziani è stato l'occasione per confrontarsi. Questo non è il momento delle polemiche, è il momento di essere uniti e di affrontare in tutti insieme questa situazione. È ovvio che c'è un'onda emotiva e la popolazione è una parte della popolazione, è giustamente arrabbiata. Scuola, famiglia, istituzioni e chiesa, ognuno per la propria parte chiamati a proteggere i più deboli e a deducare i prepotenti e i violenti. Noi facciamo tutto quello che dobbiamo a scuola però come sistema io lo dico sempre è un sistema saltato globalmente proprio a livello nazionale questo perché se noi insegnanti notiamo qualcosa e lo diciamo alle famiglie non sempre troviamo la famiglia aperta disponibile a poter fare qualcosa in sinergia con la scuola. La scuola chiamata in soccorso della famiglia che, stando a quello che raccontano gli stessi insegnanti, non solo ha abdicato al ruolo di educatrice, ma diventa un recinto invalicabile. Vedo che a volte non possiamo sporci più di tanto perché troviamo un muro con la famiglia. a volte capita spesso che atti anche a scuola di bullismo e non sembra trovano nel genitore una conferma, cioè quasi la negano. Per fortuna a sentirli parlare ci si accorge che violenti e bulli restano un'esigua minoranza e che la maggior parte dei ragazzi è ancora presente a sé stessa. Da giovane cittadino è brutto vedere una comunità così spaventata e anche contro questi ragazzi, anche se fanno bene la comunità, ovviamente. Quindi io non sono per niente d'accordo con tutte queste decisioni di evitare i processi mediatici, anzi, penso il contrario, perché non bisogna mai girarsi e voltare le spalle di fronte a queste situazioni. Episodi del genere lasciano tutti senza parole. Spero ovviamente che la giustizia faccia il proprio corso, che il sindaco si prenda alle proprie responsabilità di primo cittadino e che ci aiuti a sconfiggere sempre di più queste baby gang che alla fine non sono altro che dei ragazzi che si divertono a fare del male ad altre persone. Voglio essere vicino come come uomo alla famiglia del ragazzo, ho sentito la mamma nei giorni scorsi anche ieri e il comune farà la sua parte ma umanamente veramente non ci sono parole per poter esprimere la nostra vicinanza e la nostra solidarietà alla famiglia.