Sanità, la struttura commissariale risponde alle polemiche

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I commissarialealealealeale alla sanità Marco Bonamico e Ulisse Di Giacomo hanno espresso vicinanza umana al direttore generale dell'Asrem Giovanni Di Santo, attaccato da più parti per quanto dichiarato in merito alla protesta di Castrataro. ha detto cose note a tutti da anni, hanno sottolineato i commissari, ma che nessuno vuole ammettere la sanità è diventata ormai terreno di scontro, soprattutto politico e in Molise viene amplificato a dismisura per la presenza di commissari governativi che hanno rimarcato Bonico e Di Giacomo sono stati nominati per cercare di mettere un freno al disavanzo sanitario che altri hanno prodotto. È vero, hanno proseguito Isernia non è una città morta, come incautamente è stato detto, ma è altrettanto vero che un giovane medico di fronte a una possibile scelta di lavoro tra Roma, Bologna e Isernia è molto probabile che non scelga Isernia. Nella graduatoria dei capoluoghi di provincia per la qualità della vita. Infatti quello pentro nel 2025 occupa l'89º posto su 107 posizioni. E questo hanno spiegato i commissari e ciò che succede in Molise quando si espletano concorsi per ospedali in aree che ben offrono ai giovani per garantire loro una vita sociale e di relazione dignitose. Infatti vanno sistematicamente deserti e chi si inalbera e si indigna per questa situazione, bene, farebbe apporsi qualche domanda e se possibile a darsi anche qualche risposta. Si continua a sostenere che l'attuale organizzazione ospedaliera non vada toccata, hanno evidenziato Di Giacomo e Bonamico, nonostante i residenti in Molise siano sotto i 285. 000, L'indice di natalità si è tra i più bassi e quello di invecchiamento tra i più alti in Italia e nonostante una scarsa produttività ospedaliera con una resa inferiore al 50% dei costi e una spesa per la mobilità passiva verso altre regioni per prestazioni di bassa media intensità che sfiora i 100 milioni di euro all'anno. Per Bonam Amico e Di Giacomo, chiedere che reparti sotto soglia per numero e qualità delle prestazioni erogate, come dai requisiti richiesti, continuino ad esistere solo per questioni di campanilismo, significa porsi al di fuori della legge, mettendo in pericolo la salute e la vita delle persone ricoverate. Tenere aperto un laboratorio di emodinamica dove si praticano meno della metà di procedure di angioplastica previste per legge hanno fatto come esempio con copertura dei turni limitata al mattino e con l'assenza di emo dinamisti il sabato e la domenica non è solo un pericolo per gli infartuati o una circostanza che impedisce la sua partecipazione alla rete di emergenza tempo dipendente. È un comportamento fuori legge. A chi dice a più riprese che la sanità molisane allo sfascio, i commissari hanno fatto presente che non è vero e non rende merito a quanti ci lavorano con passione e dedizione né tantomeno aiuta in quella che al momento sembra essere una priorità assoluta reperire personale medico. Infine hanno ricordato che nel 2024 il Molise per la prima volta è stato dichiarato adempiente nell'erogazione dei LEA in tutte e tre le aree di competenza ospedaliera, territoriale e di prevenzione. tengano comportamenti seri e si assumano atteggiamenti responsabili e non demagogici, hanno concluso Bonamico e Di Giacomo, perché in ballo c'è la vita dei malati.