con noi gli autori. Come mai questo titolo? Moliseideideideideide, ovvero le gesta mediatiche, epiche, ma non troppo, di una regione infinitamente piccola, ma in fondo dal cuore grande, per dirla con gli autori del libro Enzo Luongo e Pippo Venditti, da noi ci manca tutto, ma non ci serve niente. E l'idea principale è di Enzo, diamo a Cesare ciò che di Cesare. In questo momento Cesare è lui, quindi dentro ci sono tante cose che ho scritto io. Era già successo nel suo precedente libro, eh è venuto fuori poi lo spettacolo. anche i molisani nel loro piccolo si incazzano e anche quello è stato un bel viaggio e poi c'era questo libro in cantiere che adesso c'è, esiste e io sono molto contento, ma penso anche Enzo. Il Molise come luongo fisico e mentale. La satira sgorga tra aneddoti, bizzarri e anche riflessioni più profonde. C'è affetto per la terra natia. E io c'avevo in testa la cosa del blob molisano, perché questo è un libro che dico io, si può leggere anche una pagina e poi saltare la pagina 100 e poi tornare indietro perché sono tante piccole storie messe insieme, c'è di tutto dentro. C'è una sorta di blob molisano che racconta, diciamo, personaggi molisani, storie molisane, ma anche molte curiosità intervallate. In mezzo ci sono anche molte riflessioni serie che abbiamo affidato ai nostri amici scrittori, giornalisti, insomma artisti, perché questo è un libro corale, nel senso che c'hno scritto dentro decine di persone oltre a noi c'è di tutto perché si va dal dalla politica allo sport, dal giornalismo, alle curiosità, alle stranezze molisane. Sapete, ce ne sono tante. Ci sono delle chicche giornalistiche, per esempio, c'è l'ultima intervista di Fred Bongusto nella quale parla del Molise prima di, insomma, di ritirarsi, sapete quando si ammalò? Insomma, ci sono dei delle cose belle, divertenti, ma si riflette anche. E questo libro in molti tratti fa sorridere perché c'è satira. Eh, la satira nasce per raggiungere un punto molto fermo. Il libro non deve solo far sorridere o ridere e oppure eh deridere. Ecco, il Molise è un libro che deve fare anche riflettere su determinate cose che accadono regolarmente. Il libro si chiama Moliseide e poi c'è questa piccola aggiunta, il sottotitolo che ci manca tutto, non ci serve niente. La presentazione all'exmi moderata dalla giornalista Felicita Pistigli ha introdotto i potenziali lettori su un terreno costellato di storia e umanità e anche di iperboligrafiche come la copertina del libro, una parodia di quella del mitico Sergent Peppers dei Beatles dove venditti allardire di indossare i panni di Ringostar luongo quelli di Paul McCartney. Blasfemia pura per gli amanti dei FAP FOR, ma in fin dei conti il manifesto di un progetto che è il merito di non eccedere nel disfattismo, semmai di guardare al contesto con ironia e spirito critico. D'altronde tra un mese rivedremo circolare i treni in regione, sebbene il rischio di deragliare nel piccolo Molise, metaforicamente parlando, sia sempre molto alto. Secondo me cè fatto tutto.