Mario Pagano, la storia che parla al domani: al via gli Open day

  • 4 giorni ago
  • 149Visualizzazioni
Se esiste una scuola capace, in Molise, di unire l'autorevolezza di oltre due secoli di storia
con la proiezione verso le complessità crescenti del domani, questa è il convitto Mario Pagano.
Istituzione nazionale, il convitto punta su un modello integrato, didattica insieme con convitto o semiconvitto
e un costante supporto educativo e sociale, puntando su una crescita che è anche culturale e civica.
Dalla primaria allo scientifico ci sono molteplici possibilità, dall'opzione Cambridge per potenziare la lingua inglese
ai laboratori di robotica e alle decine di progetti dall'intelligenza artificiale all'educazione civica.
Ci sono due punti cardine, il tempo scuola e lo spazio di apprendimento.
I bambini spendono un tempo scuola abbastanza lungo, dalle otto alle diciassette,
dove però costruiscono delle relazioni autentiche, dove imparano a gestire se stessi nella relazione degli altri.
Una fase delicata, una fase centrale e quello che cerchiamo di fare noi è proprio questo,
cercare di farli crescere e di farli diventare degli alunni, degli studenti ma anche delle persone mature
e pronte ad affrontare quello che poi diventerà il percorso successivo.
In questa scuola a me piace pensare che i ragazzi vengono qui perché hanno desiderio di imparare, divertendosi,
non è una vergogna sorridere.
Creare dei cittadini consapevoli che non hanno solo acquisito delle nozioni nell'ambito storico, filosofico, scientifico,
ma che sanno mettere a valore queste conoscenze.
A ricordare l'anima e il senso profondo di questa comunità educativa fatta di cura quotidiana e sguardo costante
verso il futuro sono le parole del Rettore.
È un luogo dove si vive, dove i ragazzi entrano la mattina, anche i bambini escono nel pomeriggio,
dove addirittura sono qui sette giorni su sette con noi, quindi non solo fanno l'attività didattica la mattina,
ma poi si pranzano insieme, il pomeriggio si fanno i compiti e si fanno le attività, quindi è un villaggio.
C'è la possibilità appunto di crescere, di vivere qui, abbiamo visto ragazzini entrare a sei anni e uscire a diciotto,
questa è la cosa bella, la possibilità di crescere all'interno di un'unica istituzione
e quindi di creare questo percorso di vita all'interno di un'unica scuola.