Legalità e responsabilità: la lezione di Don Patriciello per i giovani

  • 1 settimana ago
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Legalità e solitudine non è stato solo il titolo di un incontro, ma il filo rosso che ha unito studenti, istituzioni e mondo del volontariato.
All'Auditorium di Zernia centinaia di ragazzi hanno ascoltato e dialogato con Don Maurizio Patricello, sacerdote e simbolo dell'impegno civile contro criminalità e ingiustizia sociale dal Parco Verde di Caivano, un confronto diretto intenso che ha toccato temi delicati come solitudine, debicenza, mancanza di prospettive e responsabilità individuale.
Nella sala, dai giovani agli organizzatori, tutti uniti da un messaggio condiviso, educare alla legalità non è un compito astratto, ma una scelta quotidiana che parte dalle relazioni e dalla capacità di costruire comunità. Dichiarazioni mai conformiste, ma dritte verso il da fare per Don Patricello, che cita come un dicianno venne oggi possa essere ucciso per strada da un quindicienne, come successo a Napoli. Per questo, solo una presenza educativa forte può fare la differenza per tanti ragazzi in cerca di riferimenti.
Noi dobbiamo difendere i ragazzi, dobbiamo difendere i bambini e se il caso ha male in cuore con le lacrime agli occhi anche dai loro stessi genitori. Mi rendo conto che la frase è pesantissima, però dobbiamo pur fare qualche cosa e dobbiamo capire anche un'altra cosa, che se l'educazione, io la posso paragonare a un'arancia con dieci spicchi, di questi dieci spicchi, a noi nelle nostre mani oggi ne sono rimasti la metà. L'altra metà se l'ha presa nel mondo online che va per conto suo e che tante volte ci sfugge.
Ecco, la cosa è più complessa di quando sembra.