Il legame tra un padre separato e suo figlio, un rapporto quotidiano e scherzoso di complicità, battute, affetto che però ha una verità difficile che Francesco, il papà, tenta di nascondere al figlio, vive in auto e fa un lavoro sottopagato. L'attrice termolese Maria Rosaria Russo, già apparsa in numerosi film e fiction TV, l'ultima le onde del passato, da qualche anno ha intrapreso anche la strada della regia. La casa di papà, in concorso alla decima edizione di Afrodita Shorts a Roma, festival romano dedicato al cinema breve al femminile, prodotto da Intel Film, Tadan Produzioni e la casa dell'attore in collaborazione con Rai Cinema, vede i protagonisti Francesco Montanari, il giovane Mattia Manfredonia, figlio dell'attrice e del regista Giulio Manfredonia. Con la casa di papà, Maria Rosaria Russo intreccia una tematica sociale molto attuale e emozioni senza cadere nel pietismo, raccontando la giornata di Francesco, papà separato, che inventa ogni tipo di situazione divertente pur di non deludere Mattia, che però, comunque, alla fine scoprirà la verità che il padre non gli ha ancora detto la sua difficile vita da equilibrista che dorme in auto e fa le consegne come rider. Il racconto di una realtà quotidiana di genitori che affrontano ogni tipo di difficoltà pur di non far soffrire i figli, ha spiegato la regista termolese Russo e la leggerezza di questo padre, Francesco, non è evasione ma solo amore.