Isernia, continua presidio in tenda di Castrataro: a giorni incontro con ASReM

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È finita sulla cronaca nazionale la protesta del sindaco di Isernia Piero Castrataro che dalla notte di Santo Stefano dorme in tenda davanti al Veneziale e lo farà ha detto fin quando non arriveranno risposte concrete sul futuro dell'ospedale cittadino. si è dichiarato soddisfatto dell'apertura mostrata dal governatore Francesco Roberti che ha garantito investimenti di rilancio per il presidio pentro e si attende ora l'inincontro con il direttore generale dell'ASREM Giovanni Di Santo che dopo uno scambio di telefonate con il primo cittadino ha programmato un confronto a quattro occhi la prossima settimana. Le richieste di Castrataro riguardano il reperimento di nuovi medici, protocolli con l'università e azioni programmatiche per il Veneziale. Il Cittin ha ottenuto l'appoggio di molti sindaci della provincia, del Partito Comunista, dei lavoratori e di associazioni come gocce di memoria e ANCI, ma altrettante forze politiche e non hanno additato la protesta come strumentale di colore politico e finalizzata alla campagna elettorale. C'è anche chi ha voluto ricordare, come lo stesso PC ed altri attori del territorio, che l'Unione fa la forza e più che una protesta individuale avrebbe avuto maggiore risonanza una mobilitazione di massa. Uniti tutti insieme per una battaglia comune. Non ultimo Antonio Libero Bucci, presidente del comitato per l'aggregazione della provincia di Isernia all'Abruzzo, ha puntato il dito contro le responsabilità politiche che, si legge nella sua lettera aperta, non possono essere cancellate con un colpo di teatro. Insomma, se la battaglia per la sanità mette tutti d'accordo, il modus operandi del sindaco di Isernia ha diviso il territorio. Jo.