Il Corpus Domini Campobassano tra valori religiosi ed estetica prevaricante, non c'è solo la storia delle origini nel nuovo libro di Antonio Terzano, ultimo della serie a trattare la festa religiosa più popolare in Regione. Sala della Costituzione piena per la presentazione di un'opera che parla ai giovani, lasciando al lettore l'interrogativo che fa la differenza, che sarà del Corpus Domini e dei misteri se l'estetica dello show dovesse sorpiantare il culto eucaristico da cui tutto è partito. E' un racconto che si inserisce nel contesto dei complessi rapporti che sono sorti tra la politica, il potere ecclesiastico e la società civile e nel contempo racconta un po' come i Campobassani hanno vissuto la loro fede, come si è evoluta nel tempo e quali devozioni hanno coltivato. Nel libro c'è dunque una prima risposta corroborata dall'illuminante intervento di Monsignor Angelo Spina, molisano di Colle d'Anchise, studioso di luoghi e tradizioni, da sette anni Vescovo della Diocesi di Ancona Osimo. Il Corpus Domini a Campobasso è una istituzione che ha le sue origini bibliche, liturgiche ma poi la sua tradizione popolare così sentita e partecipata. Quei misteri che sfilano per le vie della città creano sempre stupore, meraviglia, gioia interiore e rimandano al mistero di Gesù che ha dato il suo corpo, il suo sangue per noi. C'è del folclore ovunque, del pubblico gradisce ma soprattutto si immerge nel botta e risposta tra autore e relatori. Un libro che è il pregio di suscitare un dibattito, è il mondo che cambia nell'approccio alla cultura, ai riti collettivi e alla religione. Ci sono anche delle novità, delle grandi novità e c'è anche soprattutto un ponte lanciato verso il futuro. Questa non è solo una storia della festa del Corpus Domini a Campobasso che poi di cui vengono indagati anche aspetti non molto conosciuti ma è anche una finestra aperta sul futuro, non dico altro perché bisogna leggerlo.