Guglionesi, la scuola in scena: teatro che interroga

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Non è solo uno spettacolo, è un'esperienza che coinvolge e interroga. Sul palcoscenico del Teatro Fulvio la scuola si espone e prende voce. Un'ora di lezione insieme nato dal progetto La Parola in palcoscenico unisce docenti e studenti della secondaria di secondo grado di Guglionesi in un percorso intenso tra colpa, violenza, disuguaglianza e rapporto tra i generi. Caino si racconta e si giustifica. La danza muove il mondo come a volerlo liberare dal male. Il femminicidio irrompe con parole che lacerano. Testi, musica e movimento si fondono e chiedono allo spettatore attenzione e responsabilità. è un progetto che stiamo portando avanti da diversi anni, si chiama La parola in palcoscenico e vuole proprio evidenziare la parola, il libro, il pensiero. L'anno scorso abbiamo fatto Giorgio G per Teatro Canzone, quest'anno proprio un'ora di lezione insieme proprio sul significato della parola e lo spazio migliore per la parola è il palcoscenico e questi attori che diciamo abbiamo alle spalle sono i più grandi attori, diciamo, del hanno rappresentato l'Italia in tutto il mondo. Ai ragazzi volevamo dare questa, diciamo, questa attenzione, no? Attenzione al libro, attenzione alla parola, no? Perché la parola ci fa crescere, crea cultura, libertà. Poi il registro cambia e affiora il sentimento. Il cantico dei cantici diventa dialogo vivo, poetico e umano. Amore e amicizia vengono messi a confronto, esplorati nei loro limiti e nella loro forza, mentre le voci di Mina e Diodato aprono spazi emotivi profondi. Oriana Fallacci chiude con un monologo fragile e necessario, non una semplice rappresentazione, ma un'esperienza formativa autentica. Il teatro come luogo di crescita capace di lasciare i segni duratori oltre il sipario.