Identità è stato il tema scelto per la seconda edizione del Festival della
Filosofia di Campobasso che si è concluso dopo tre giornate ricche di
sapienti relazioni ed originali spunti. Il dialogo filosofico apre alla
partecipazione al confronto, questa volta su una questione antica e sempre
attuale, l'identità, fonte di riflessione continua ed intesa non come punto di
arrivo ma come orizzonte da esplorare. Ingannevole analogie, identità, politica,
religione e genere il tema della terza ed ultima giornata del Festival della
Filosofia con un convegno moderato dalla giornalista Enrica Cefaratti tra le
relazioni quelle di Claudio Strinati, storico, critico e conoscitore d'arte
fra i più autorevole e noti in Italia e che così approfondisce il concetto
filosofico di identità. L'identità è il più grande argomento forse che riguarda
tutta la storia dell'umanità nel senso che questo è un convegno diciamo di
filosofia però cerca di rispondere alla domanda apparentemente più banale del
mondo, cioè se io controllo e gli dico chi sei oppure mi presento, piacere e la risposta
contiene tutto il mistero di questo argomento, cioè se io gli chiedo tu chi
sei o io chi sono, lì c'è l'argomento del nostro convegno, perché come si risponde
a una domanda così? Che vuol dire? Si può rispondere in modo molto semplice, chi sei?
Ottimi riscontri per la seconda edizione del festival fortemente voluto dal comune
di Campobasso, dall'assessore alla cultura Adele Fraracci soprattutto con il contributo
dell'Università degli Studi del Molise, dell'Ordine dei giornalisti, del Corecom.
Il bilancio della tre giorni dedicata alla filosofia è molto positivo.
Le prime due giornate sono state dedicate alle scuole, agli universitari, ai giornalisti come
corso di aggiornamento. È come dire un festival che ha puntato sull'identità
nella sua proteiformità e ha funzionato molto bene.