Ex Unilever, tavolo in Prefettura a Isernia: nessun licenziamento

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Una svolta arrivata nel giro di poche ore. Ieri sera l'epilogo, che sembrava definitivo e 58 dipendenti dell'ex Unilever di Pozzilli sarebbero stati licenziati. Questa mattina da prima il tavolo a Roma convocato dal ministro Adolfo Urso con tutti gli attori coinvolti. Poi il confronto in prefettura Isernia con l'assessore Andrea Di Lucente e i sindacati e finalmente la quadra. ammortizzatori sociali fino a fine anno, dal primo al 15 gennaio lavoratori a carico di Unilever e dal 16 nuovamente in cassa integrazione in attesa che si concluda l'iter da 109 milioni di euro per la riconversione dello stabilimento nella nuova fabbrica per la produzione di plastica riciclata. I licenziamento non ci saranno. I ragazzi con la protesta di ieri hanno centrato l'obiettivo. Al tavolo stamattina tutte le cose sono state risolte. Ve le leggo perché così non corriamo i rischi. Intanto erano presenti tutti. Per la prima volta c'era anche il dottor Mattarella. La transazione è stata raggiunta, adesso la vergheranno e la legittimeranno il 15 di gennaio, perché il primo cda utile per INV Italia è il 15 di gennaio. Di conseguenza, in quella data verrà ufficializzata. L'Unilever di fatto non licenzià le persone, pagherà lo stipendio fino al 15, integralmente fino al 15. Nel momento in cui ci sarà la firma si attiverà la cassa integrazione e riprenderemo l'iter di prima. Ancora qualche timore in attesa del via che permetterà alla società P2P di partire da anni. Si parla del progetto di riconversione, ma finché, dicono i sindacati non ci saranno atti concreti, i lavoratori resteranno in apprensione. La tabella di marcia è l'attesa, purtroppo. Il problema è che se la società P2P non fornisce della una documentazione che è stata chiesta da parte di Invitalia, potrebbe a questo punto saltare tutto. È l'iter burocratico finale, addetta sempre dalla prefettura. Quindi, finché non avremo atti concreti, siamo preoccupati perché sono 4 anni di attesa e non vediamo ancora la via, diciamo, eh del della partenza produttiva. Intanto Invitalia ha dichiarato di aver approvato il progetto di riconversione il 30 maggio e di averlo comunicato a giugno all'azienda P2P che a settembre aveva presentato ricorso al TAR. Dopo le ultime interlocuzioni, fanno sapere da Invitalia, è stata comunicata l'intenzione di ritirarlo. Ora si guarda con fiducia al prossimo anno.