Campobasso: poesia, recital e arte a palazzo San Giorgio

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Fra le stelle Dio sparge il suo seme ed in terra si accoppiarono i nostri corpi. Recital di suoni e poesia, una formula che coniuga la voce interiore al virtuosismo di chi interpreta la musica come un ponte verso contaminazioni artistiche classichegianti. Nella sala consiliare di Palazzo San Giorgio il chitarista Campobasso Jacopo Rizzardi ha accompagnato il poeta Gianfranco Rosso di Vita. Origini campopetresi in un viaggio di sensazioni che scorrono via che le parole e gli accordi trovano l'intreccio magico. Lo scopo di questa sera era proprio questo, voglio unire questi due linguaggi che sono appunto la poesia e la musica e creare appunto un intreccio che potesse creare una un ambiente successivo, insomma, per gli ascoltatori, per gli spettatori. La prima complessità, appunto, è quella di cercare di captare il messaggio che il poeta vuole dare e, seconda cosa, avere abbastanza repertorio, insomma, nelle proprie mani, in maniera da sapere che tutti i brani che uno conosce, chi ha studiato, quali si addicono di più, insomma, al messaggio che la poesia vuole trasmettere. Rosso di vita ha creato connessioni con il suo mondo lirico di affetti, radici e amori che si creano e si spezzano. Portiamo avanti le nostre passioni che sentiamo forte dentro di noi da sempre, da piccoli che ci spingono. Per il binomio molisano all'orizzonte la prospettiva di un nuovo potenziale progetto, portare il Recital nello scenario di spessore paesaggistico e architettonico di Santa Maria della Strada Amatrice. Sarà un progetto spirituale, qualcosa di aulico, di alto, quindi sarà quello una preghiera a spezzare la lancia ferita dal costato del figlio prediletto. Nel triplice mistero si ripete il sigilo dell'ulivo nascosto, nascosto nel martirio della croce espiatoria.